Purtroppo la sopravivvenza in natura dei nostri
beniamini è minacciata da molteplici fattori. Alcuni sono insiti
nel mondo naturale altri, purtroppo sono causati dagli uomini.
e.........una volta diventati
adulti non cadano nella trappola di un predatore infido: l'averla.
L'averla è in grado
di imitare alla perfezione il richiamo del cardellino, per poi
aggredirlo quando questi è tranquillamente a mangiare.
GAZZE
Una volta deposte le uova bisogna sperare
che il nido non venga scoperto dalle gazze,
SERPENTI
sperare che i nidi o i piccoli non vengano
trovati dai rettili.
RAPACI
Tutta la vita minacciata
dei predatori sia diurni che notturni.
CAUSA
UOMO
DISBOSCAMENTO
Sperare che, l'albero scelto su cui fare
il nido non venga successivamete tagliato o danneggiato. Quindi
oltre a un eventuale forte temporale notturno che potrebbe danneggiare
irrimediabilmente la nidiata, il primo pericolo è l'uomo.
CAMPI DA COLTIVARE
Trovare cibo non avvelenato da disserbante.
Come si vede nel video qui accanto le piante di cardo vengono
tutte avvelenate da disserbante. I
poveri cardellini che nei giorni successivi dovessero nutrirsi
in questo campo hanno poche speranze di sopravvivere.
BRACONAGGIO CON RETE
La cattura degli uccelli con le reti era,
in passato, considerata alla stessa stregua della pesca. In passato
esisteva un certo codice di rispetto: si catturavano solo i giovani
maschi per il canto(ancora senza mascherina rossa). Oggi c'è
ancora qualche balordo che lo fa in maniera indisciminata. Questa
pratica è SEVERAMENTE VIETATA DALLA LEGGE che prevede il
carcere. Un vero e serio
allevatore diffida sempre di animali non inanellati regolarmente,
unica garanzia di soggetto nato in cattività.
BRACONAGGIO CON VISCHIO
Questa
è una pratica ancora più antica di quella con le reti.
Ovviamente VIETATA DALLA LEGGE. Si preparava un prodotto che veniva
chiamato vischio, simile al "pongo" ma molto appiccicoso.
I soggetti catturati con questo sistema inevitabilmente subivano
lo strappo di alcune penne e piume: ulteriore trauma oltre a quello
della cattura. La mortalità di questi soggetti era elevata.
BRACONAGGIO CON GABBIA
TRAPPOLA
Anche questa è una
pratica VIETATA DALLA LEGGE. Si utilizza una gabbia multipla. In
una c'è il richiamo, nelle altri c'è del cibo. Le
porticine sono a scatto collegate con la mangiatoia. Non appena
l'uccello si posa sulla mangiatoia si richiude alle sue spalle la
porticina imprigionandolo.
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